WISLAWA SZYMBORSKA

Fotografia dell'11 settembre



Sono saltati giù dai piani in fiamme -
uno, due, ancora qualcuno
sopra, sotto.

La fotografia li ha fissati vivi,
e ora li conserva
sopra la terra, verso la terra.

Ognuno è ancora un tutto
con il proprio viso
e il sangue ben nascosto.

C'è abbastanza tempo
perché si scompiglino i capelli
e dalle tasche cadano
gli spiccioli, le chiavi.

Restano ancora nella sfera dell'aria,
nell'ambito di luoghi
che si sono appena aperti.

Solo due cose posso fare per loro -
descrivere quel volo
e non aggiungere l'ultima frase.

2 commenti:

  1. il ritmo e la scansione fotografica sono i punti di forza di questa poesia, così ricca di tensione e di sobrietà

    RispondiElimina
  2. Un fotogramma drammatico descritto con un tono solo apparentemente asettico e distaccato. Trovo fondamentali l'ultimo verso e il senso di sospensione che esso lascia.

    RispondiElimina