Fotografia dell'11 settembre
Sono saltati giù dai piani in fiamme -
uno, due, ancora qualcuno
sopra, sotto.
La fotografia li ha fissati vivi,
e ora li conserva
sopra la terra, verso la terra.
Ognuno è ancora un tutto
con il proprio viso
e il sangue ben nascosto.
C'è abbastanza tempo
perché si scompiglino i capelli
e dalle tasche cadano
gli spiccioli, le chiavi.
Restano ancora nella sfera dell'aria,
nell'ambito di luoghi
che si sono appena aperti.
Solo due cose posso fare per loro -
descrivere quel volo
e non aggiungere l'ultima frase.
il ritmo e la scansione fotografica sono i punti di forza di questa poesia, così ricca di tensione e di sobrietà
RispondiEliminaUn fotogramma drammatico descritto con un tono solo apparentemente asettico e distaccato. Trovo fondamentali l'ultimo verso e il senso di sospensione che esso lascia.
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