MATTEO GRECO

Preghiera

Ricordami
del foglio bianco da dove veniamo
liberami dalla presunzione
di avere i piedi bagnati d’inchiostro.

Donami i giorni
uno alla volta
perché non so
centellinare la grazia.

Tienimi lontano
dai piani superiori
che non mi capiti di pensare
di indossare i tuoi occhiali.

Avvicinami a capire
che non c’è niente da dire:
che io smetta di frugare
sotto la lingua e dentro le orecchie.

Liberami dalle mie ansie
di liberazione
perché sono già
senza catene.

5 commenti:

  1. Una preghiera, è una è poesia sull'umiltà, un argomento difficile
    forse è per questo che viene scritto in quartine separate.
    Mi piace molto il finale.

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  2. anche a me piace il finale, mi piace anche l'idea di non saper centellinare la grazia, che rimanda all'idea che la grazia, o la bellezza, siano qualcosa in grado di travolgerci (come in effetti è...)

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. L'ultima quartina mi lascia un grande senso di libertà. E' come aprire la finestra la mattina in primavera

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  5. E' una preghiera laica, è un inno all'arte di vivere
    rosaria (susy) fiore

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