Preghiera
Ricordami
del foglio bianco da dove veniamo
liberami dalla presunzione
di avere i piedi bagnati d’inchiostro.
Donami i giorni
uno alla volta
perché non so
centellinare la grazia.
Tienimi lontano
dai piani superiori
che non mi capiti di pensare
di indossare i tuoi occhiali.
Avvicinami a capire
che non c’è niente da dire:
che io smetta di frugare
sotto la lingua e dentro le orecchie.
Liberami dalle mie ansie
di liberazione
perché sono già
senza catene.
Una preghiera, è una è poesia sull'umiltà, un argomento difficile
RispondiEliminaforse è per questo che viene scritto in quartine separate.
Mi piace molto il finale.
anche a me piace il finale, mi piace anche l'idea di non saper centellinare la grazia, che rimanda all'idea che la grazia, o la bellezza, siano qualcosa in grado di travolgerci (come in effetti è...)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaL'ultima quartina mi lascia un grande senso di libertà. E' come aprire la finestra la mattina in primavera
RispondiEliminaE' una preghiera laica, è un inno all'arte di vivere
RispondiEliminarosaria (susy) fiore