Ode alle donne che t'hanno amato
Nei vincoli oscuri la città delle donne
ha eretto monumenti di cipolla,
li dovresti vedere così eterei e vaghi,
sfoglie di te che svestono l’aurora.
Così ci svestimmo noi d’ogni pudore
nel dirti e farti la passione nuda
e tutte belle eravamo
di desiderio e di dissolutezza
lascive e dignitose.
Non credo che qualcuna
abbia mai smesso di essere la migliore, amandoti
o sia scesa più in basso della decima luna
lì dove nulla poteva l’arroganza o l’oltraggio.
Non credo che qualcuna
abbia mai smesso di essere la più dolce
quando tiravi fuori dal tuo panierino
il discorso precotto dell’addio.
Io le ho viste coi fiori d’ibisco nei capelli
sembravano perdute e senza più miracoli
venivano a dipingerti con lo zafferano
venivano con la bocca piena di morsi e sale.
Ma i suoni di questa città non consentono il pianto
ci sono venti soffici di consolazione
avrai un nuovo ritratto su sfoglia di cipolla
parleremo fra noi, senza disperazione
e forse rideremo, un giorno, quando il vento
avrà finito di attraversare il rimpianto
quando cipolla o non cipolla avremo lacrime,
ma quelle buone come il vino chiaro.
Se l'autrice di questa poesia è una donna, come parrebbe ovvio, tutti i miei complimenti e ammirazione. So per certo che non mi ha mai amato ma mi consola ampiamente la lettura degli ultimi versi.
RispondiEliminasembra anche a me scritta da una donna, per giunta mediterranea, c'è troppo zafferano e cipolla e fiori d'ibisco per non sapere di mare e di orizzonti vasti; circola un bel venticello d'ironia, che sempre è un pò prendere la distanza dalle cose, un tentativo di non farsi travolgere, e oltre questa cortina si intravvede una ferita che brucia; c'è un bel linguaggio impastato di creatività, ricco di inventiva (sembravano perdute e senza più miracoli), è sicuramente una bella poesia piena di vento e immagini che affascinano, chiede di essere riletta e gustata più volte, e questo mi sembra il segno inequivocabile di una poesia che ha raggiunto il suo scopo. gli ultimi versi sono molto belli, trovo infine che ci sia un invidiabile senso della misura.
RispondiEliminaAnche a me questa poesia è piaciuta, in particolare nella parte finale dove, al di là della bellezza dei versi, compaiono - mi pare - ottimismo e un sorriso non ironico.
RispondiEliminaNella lunga parte che precede i versi finali, mi sembra di cogliere il tentativo di guardare con distacco quasi impossibile l'accaduto, di filtrarlo attraverso l'analisi razionale. Impossibile, quest'ultima; tant'è vero che l'autrice deve ricorrere al mezzo meno razionale a disposizione, alla poesia, per mettere in parole il vissuto. E ci riesce bene, a mio avviso.
molto bella. anche perchè non è facile portare una cipolla in una poesia e farcela star bene. mi ha richiamato alla mente gli impareggiabili versi di neruda in ode alla cipolla. vabbè, a parte il genio di quel grande, posso chiedere all'autrice perchè "vincoli oscuri" nel primo verso? forse non ho capito il senso.
RispondiEliminaquei vincoli oscuri probabilmente alludono ai misteriosi legami, alla forza inspiegabile delle attrazioni, non c'è mai un motivo razionale per cui una persona ci affascina
RispondiEliminacerto la poeta che l'ha scritta è molto brava, ma anche il destinatario dei versi è un uomo fortunato, se queste fanciulle: tutte belle eravamo/ di desiderio e di dissolutezza / lascive e dignitose
Grazie a tutti, a Valdo per i complimenti....(e poi, dici che non ti ho mai amato, c'è sempre tempo :-))))))))
RispondiEliminaA Paolo Z, che mette in risalto la difficoltà di razionalizzare un sentimento e il conseguente ricorso allo strumento poetico, un grazie per questa giusta intuizione e per aver visto quel sorriso non-ironico,
a Paolo P un abbraccio per aver lodato e per aver colto il senso di quei vincoli misteriosi che ci legano alle persone senza un motivo razionale.
E per quel "Molto brava" un bacione grosso grosso, sempre a Paolo P,
Per Elvira, che in quanto donna è anche lei destinataria di questa poesia, un ringraziamento speciale per l'associazione mentale (non dico accostamento, eh!) con Neruda
Un sorriso a tutti
rosaria
Dove si trova questo posto? Mi trasferisco.
RispondiElimina-Paolaebasta-