LUCIANO TALLONE

Il passo dei montanari



Diffido delle banalità
dell'architettura di certi sorrisi
le parole patinate, i tatuaggi
gli sguardi limitati, gli estetismi

Ammiro il passo
misurato dei montanari
e quelle parole sgrossate
dalle braci dell'anima

La pelle antica dei seminatori
che hanno occhi
per interrogare le nuvole
e zigomi da prestare al vento.

5 commenti:

  1. Mi piace, vi si entra facilmente, è semplice ma ricca di belle invenzioni.

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  2. Secondo me è una poesia da rileggere più volte per apprezzarne la sapienza compositiva.
    Infatti si snoda da una prima strofa "introduttiva" ad una seconda più ariosa dove già si delinea un sentimento affettuoso verso persone ritenute più semplici e quindi più autentiche. Nella terza troviamo espresso con più incisività il legame empatico con la gente della terra; l'ultimo verso infine è carico di grande forza espressiva.
    susy

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  3. mi piace tutta, in particolare "parole sgrossate dalle braci dell'anima". l'apparente semplicità delle immagini suggerite la rende ancora più efficace.

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  4. complimenti luciano, anche se tardivi e non più anonimi! mi piace molto il passo dei montanari e ancora di più quegli zigomi da prestare al vento

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  5. Il desiderio di un'umanità spontanea,legata alla natura e alla naturalezza,ammonisce l'architettura estetica di un uomo non più capace "d'imprestarsi al vento".Bella,davvero.

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